Siamo a Montaione, nel fiorentino, Castelfalfi ne è una frazione, anche qui sono passati prima i Longobardi e poi i della Gherardesca, un tempo dimenticata e arroccata oggi completamente “colonizzata” e restituita a nuova vita turistica ed enogastronomica dal tour operator mondiale, ma di origini tedesche, la multinazionale Tui. E’ balzata alle cronache anche perché fu scelta dall’attore e regista Roberto Benigni per girare alcune scene di Pinocchio.
L’ambiente è caldo e i sommelier molto preparati e attenti. Non si può rinunciare all’aperitivo in terrazza. Nel piatto, anteprima stagione autunno-inverno, colori e sapori che sposano il nord con il centro. Quello che si capisce, subito, è la misura, la precisione e il perfetto equilibrio che scaturisce da ogni preparazione. Niente è lasciato al caso. E così non potrebbe non essere per uno chef col curriculum di Rinaldi.
In definitiva, avrei scelto un’alternativa all’antipasto, un salmone (con pane al nero di seppia e caviale) , che mi è apparso un po’ slegato dal caldo ambiente in cui veniva servito, seppur marciando con grinta verso i consenzienti palati nordici, e il piedino di maiale (ripieno di coppa, funghi e tartufo), egregiamente confezionato e cotto, mi sento di consigliarlo solo agli appassionati del genere (ottimo l’abbinamento proposto con il rosso Curtefranca di Ca’ del Bosco 2010). Da provare lo spaghetto artigianale con bottarga, cannolicchi e carciofi anche se la presentazione eccessivamente barocca e il risotto alle lumache di un verde intenso donatogli dalla lavorazione certosina del cavolo nero. Una proposta non scontata e curiosa che attesta uno chef in continua evoluzione.
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SCELTO PER VOI Il dessert. DOLCE AUTUNNO
CREME BRULEE ALLA ZUCCA CON MORBIDO DI PANFORTE E GELATO AI FICHI
Rivisitazione di panforte con creme brulèe alla zucca e gelato ai fichi d’India. Una conclusione entusiasmante e molto vivace, in un ambito, quello dei dessert, in cui spesso si scade nell’ovvio e nel già visto e assaggiato. Ottimo
