Scoprire Cortona, un borgo bellissimo, ricco di storia e decantato dai più noti poeti. Tra cui Gabriele D’Annunzio e Giosuè Carducci, amanti del “buon vivere”.  In Valdichiana, la terra su cui “posa”  Cortona, le eccellenze non si fanno certo mancare. Autoctona è la Chianina, il pregiato “gigante bianco” e assieme alla carne ci sono anche i vigneti e una produzione di Syrah, sorprendente.  Si tratta di una zona particolarmente vocata, bagnata dalle acque del lago Trasimneo.  La spezia intensa che denota il carattere di questo vino, in cui spicca il sentore di pepe nero, ben interpreta il carattere del territorio. Una scommessa vinta in una parte della Toscana, nella provincia di Arezzo, quella di provare una barbatella tipica della zona francese della Valle del Rodano, in una regione, tra l’altro, in cui si coltiva “naturalmente” il Sangiovese. Tra le tante storie che si celano dietro a questa intuizione c’è quella che racconta che i primi esemplari di barbatelle furono lasciati dai soldati francesi durante l’invasione napoleonica. 

 

IL FESTIVAL Dal 23 al 25 marzo ha avuto luogo “Chianina e Syrah. Dalle stalle alle stelle” evento enogastronomico organizzato da  Terretrusche con il suo presidente Vittorio Camorri, sostenuto dal comune di Cortona, i comuni della Valdichiana aretina, con la collaborazione di Consorzio Cortona Vini, Associazione Amici della Chianina La Valle del Gigante Bianco, Associazione Cuochi Arezzo, Istituto A.Vegni, Ristoranti di Cortona. Tanti i momenti di interesse tra cui citerei, la visita alla tenuta storica di Tenimenti D’Alessandro, i primi produttori che hanno lanciato il Syrah e di conseguenza la Doc Cortona e che oggi vantano, con la nuova proprietà di Giuseppe Calabresi, imprenditore romano impegnato nel campo della finanza,  un Borgo, Borgo Syrah creato anche per l’accoglienza e il turismo dotato di giardini privati, piscina e spa. E chiaramente la vecchia cantina, un viaggio nel tempo, dove non si smette di sperimentare ed investire. 

I VINI Orizzontale di 8 etichette, annata 2011, condotta da Antonio Boco, del Gambero Rosso. Un carattere ben definito con alcuni produttori che si perdono nel tostato, altri nel carattere più animale del vitigno e altri ancora che spiccano per freschezza e sottrazione. Una  bella varietà insomma, che può crescere e deve crescere, perché ne ha tutti i presupposti. Quel che è bello è che ci si è lasciati alle spalle un lavoro di legno troppo invadente per recuperare il frutto e la spezia. DEGUSTAZIONE. LE MIE SCELTE Stefano Amerighi (biodinamico, Syrah linea classica) Colore intenso, sfumature bluastre, un missile di pepe nero all’olfatto, oliva nera. Bocca avvolgente, pulita. Fabrizio Dionisio Il Castagno, tostatura persistente, zucchero vanigliato, spezie dolci; bocca piena, morbida, gusto saporito. Tenimenti D’Alessandro Migliara (Cru Syrah) sentore di frutto maturo sottospirito, spezia come da copione. Tannino asciutto, abbastanza morbido. La Calonica Arnth colore rosso rubino più tenue, al naso frutta sotto spirito intensa, vinoso con note di melograno, pepebianco e toast. In bocca tannino risolto, fresco, vino non imponente.

IN TAVOLA Cena di gala con chef stellati e il coordinamento di Fausto Arrighi. Gaetano Trovato (due stelle Michelin del Ristorante Arnolfo di Colle Valdelsa), Francesco Bracali (chef del Ristorante Bracali di Massa Marittima, due stelle Michelin), Paolo Gramaglia (chef del President di Pompei, una stella Michelin), Silvia Baracchi (chef cortonese, una stella Michelin del Relais Chateux Il Falconiere), Loretta Fanella pasticcera gourmet internazionale, Andrea Giuseppucci (chef del Ristorante Gourmet Gattabuia di Tolentino), Matteo Donati (Nel 2004 alla corte del celebre Chef francese Alain Ducasse), Emilio Signori (chef del Ristorante La Locanda Luna di Castiglion della Pescaia). 

LE MIE SCELTE Tartar di Chianina del Casentino Simone Fracassi con salsa all’olio ed erba cipollina, polvere di lamponi di Francesco Bracali. Umido di Baccalà, nervetto di vitello chianino sfumato all’agreste di Syrah, Matteo Donati. Riso acquerello Carnaroli, zafferano, pecorino, chianina glassata di Gaetano Trovato e PIATTO TOP Rosa tenero di chianina, Tenuta La Fratta alla vinaccia di Syrah, purè di fagioli affumicati e cipolla scottata di Silvia Baracchi, unica chef stellata aretina de Il Falconiere e Locanda del Mulino. 

Gran finale sabato con la Mostra Mercato Qualità Eccellenza a km vero aperta al pubblico al centro convegni Sant’Agostino con un interessante cooking show di  Francesco Bracali e un Masterclass di taglio chianina con il macellaio dell’Antica Macelleria del Campaccio. D’obbligo un giro di assaggi tra le prelibatezze dei ristoranti locali presenti con un degno di nota Carrè di Chianina accompagnato con una spuma di ridotto di Syrah dello chef Emiliano Rossi dell’Osteria del Teatro.

 

E HO SCOPERTO…  il Gin cortonese di Sabatini, un’azienda a conduzione familiare, da Teccognano. Un Bel Gin Tonic ci sta sempre bene!