Un Vinitaly fresco e spumeggiante quello appena trascorso, l’edizione 51 del Salone del vino più importante d’Italia. Tante le novità soprattutto in Toscana dove c’è una gran tendenza a recuperare la leggerezza, la freschezza soprattutto lungo la costa. E’ il rosé a vincere la sfida, tante le nuove proposte presentate sia nelle grandi realtà che in quelle più piccole, il più delle volte a base Syrah. Tante anche le aziende impegnate nel restyling che va dalle etichette all’immagine generale. Ma si lavora anche sui vini con nuove proposte e sperimentazioni su vitigni alternativi. Anche a Bolgheri. Ecco la cinque giorni del vino, compreso l’avvio con Opera Wine.
OPERA WINE Gremito il palazzo della Gran Guardia dove hanno sfilato i top 100 per Wine Spectator che ha dedicato la copertina a Marilisa Allegrini, grande ambasciatrice del vino italiano nel mondo. Dall’Amarone, con la storica azienda di famiglia, a Bolgheri, non tralasciando Montalcino. Le feste esclusive a Villa La torre quest’anno hanno celebrato i fiori e quindi la primavera. Dedicate alle donne del Vine & Spirits , il circuito internazionale di donne imprenditrici. Il clou della serata con la presenza del Coro dell’Arena che ha effettuato alcuni classici della lirica italiana.
A TUTTO ROSE’: NOVITA’ E ANTEPRIME Si parte dalla Costa, in Maremma, con la tenuta Ammiraglia dei Marchesi Frescobaldi che hanno lanciato il nuovo rosé a base di Syrah e Vermentino: Alìe 2016, il nome di una ninfa marina. La mineralità e la freschezza sono i connotati più immediati. Pepe rosa e agrume al naso, una speziatura nel sotto lingua in cui si riconosce il vitigno, seppur in versione nera, re della Valle del Rodano.
Ancora Syrah in Cassiopea Pagus Cerbaia 2016, al 50% con cabernet sauvignon, il nuovo rosato selezione di casa Poggio al tesoro a Bolgheri, affinato in anfora di terracotta (super anteprima ancora non uscito) . Da citare anche il Rosato Campo alle Comete, Feudi San Gregorio a Bolgheri, (Merlot- Cabernet sauvignon- Syrah), emerge per mineralità e freschezza, sentori di arancio e agrume, piccantezza e piacevolezza. E non poteva mancare l’entroterra di Suvereto con Afrodite 2016, della Bulichella, syrah 100% vinificato in bianco, solo acciaio. Susina acerba, pompelmo rosa, un vino croccante. Ci spostiamo nell’interno della Toscana dove arriva anche il rosè di Sangiovese 100% dell’azienda Riecine di Gaiole in Chianti che somma una buona dose di sapidità. Un po’ scoperto in bocca ma ottimo come aperitivo.
BOLLE E BIANCHI Per i venti anni dell’azienda Fortulla di Castiglioncello esce un’edizione speciale di una bollicina, metodo classico, che si chiama “Fortulla ‘94”, con le uve del 2014. Tornando a Bolgheri ecco Lady F., Orpicchio 100% il nuovo bianco di casa Donne Fittipaldi, che festeggia anche il decimo anniversario, intenso al naso, frutto giallo, pesca e gelsomino.
IL ROSSO Tenuta Argentiera a Bolgheri festeggia 10 anni con un restyling per quanto riguarda le bottiglie e le etichette, in particolare con un’edizione speciale con etichetta argento del loro Bolgheri superiore Argentiera 2013. Complesso, naso in divenire, confettura di prugna che emerge, intenso. Tannino morbido, avvolge e culla. Grande potenziale per l’altro Bolgheri superiore Villa Donoratico 2015 (da consigliare), ciliegia matura, sottobosco, grande intensità. Bocca piena, tannino in evoluzione. Artigiani del vino nel Chianti Rufina con l’azienda I Veroni, biologico che ha festeggiato le venti vendemmie. Un sangiovese fresco anche nelle Riserve, con frutto che spicca. Chianti Rufina, Riserva 2014 (vigneto Quona), sangiovese in purezza, amarena, bocca piena e pulita, lungo nel finale, uno stile ben delineato quello produttivo. Anteprima per il cabernet franc 70%, merlot 20 %, Bolgheri rosso di Tenuta Le Colonne, nella nuova proprietà dell’argentino Alejandro Bulgheroni, vicino a Tenuta Argentiera. Un buon inizio nel bicchiere.