Ieri era un medico impegnato in progetti di volontariato nel terzo mondo ma oggi è diventata anche produttrice di vino e non in un luogo qualunque, ma a Bolgheri. Silvia Cirri è primaria di anestesia, rianimazione e terapia intensiva dell’Istituto clinico Sant’Ambrogio di Milano ma allo stesso tempo cofondatrice, nel 1993 insieme al professor Alessandro Frigiola, e vicepresidente della Onlus Bambini Cardiopatici nel mondo. L’associazione conta la collaborazione volontaria di oltre 150 cardiochirurghi, cardiologi e medici provenienti da tutto il mondo. Ogni mese una missione: “formiamo i medici e costruiamo centri di cardiochirurgia pediatrica nelle aree più depresse – spiega la Cirri – , così da sviluppare il sistema sanitario locale e abbattere il tasso di mortalità infantile. Attualmente abbiamo sommato oltre 12.500 diagnosi con relative cure, più di 3.300 operazioni salva vita, 2 centri cardiochirurgici (Siria e Camerun), 4 macchine eco-color Dopler donate e 2 macchine per la circolazione extra-corporea donate oltre a  339 training formativi a medici stranieri e 62 corsi di aggiornamento organizzati per medici”. Una delle sue più grandi vittorie è stata l’ideazione e realizzazione del “Cardiac Center” del Saint Elizabeth Catholic General Hospital di Shisong (Camerun), primo centro di cardiochirurgia pediatrica dell’Africa Centro – Occidentale. “Dall’inaugurazione – continua – si contano 719 interventi cardiochirurgici, 496 cateterismi e 46.489 visite, numeri che rendono il centro punto di riferimento per il Paese.  Ci stiamo infine muovendo per ottenerne la certificazione”. La realtà vitivinicola invece è Podere Conca, sulla Bolgherese, la Strada del vino che ospita le più grandi aziende, una nuova sfida che il medico ha condiviso con l’amico d’infanzia Livio Aloisi e il nipote e scrittore Giovanni Gastel Jr, nipote del celebre fotografo e di Luchino Visconti.  “Mi sono appassionata al vino – ha raccontato -dopo un corso da sommelier, ho trovato che ci sono tante affinità tra la medicina e la viticoltura, se non altro l’approccio scientifico. Quando vivi una terra de generazioni e ti ha dato tanto, nasce il desiderio spontaneo di migliorarla e valorizzarla per lasciarla alle generazioni future in grado di dare emozioni ancora più grandi. Se questa terra è Bolgheri poi non puoi che scegliere il vino e l’olio. Circa 6 ettari totali, ancora non tutti in produzione, dove spicca per la maggioranza il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc ma anche il Ciliegiolo, un vitigno a cui Cirri è particolarmente legata e che usa per i suoi blend rossi. Ma ancora il bianco con un blend di Viognier, Chardonnay e Sauvignon blanc. Le due etichette, realizzate dal fotografo Paolo Barbi, sono rispettivamente Agapanto ed Elleboro. In arrivo un Igt che diventerà il Bolgheri Superiore, un Cabernet Franc in purezza dai vigneti che si trovano attorno al Podere. La consulente enologa è Laura Zuddas del gruppo Matura mente l’agronomo è Paolo Granchi (di Terre dell’Etruria) che negli ultimi anni ha sviluppato ed introdotto un metodo di difesa del vigneto che integra o sostituisce quello chimico, utilizzando insetti antagonisti e parassiti naturali per il controllo della cocciniglia e degli acari del vigneto.