Sono 14 i vini toscani presenti nella top 100 dei migliori vini al mondo stilata dal critico James Suckling: tre di Bolgheri, uno di Riparbella e uno di Suvereto. Una bella vittoria per la Toscana e in particolare per la zona di Bolgheri e della Costa in generale. All’ottavo posto si posiziona il Syrah in purezza Scrio 2015, a cui Suckling ha dato 100 punti, il vino firmato Le Macchiole da Cinzia Merli, il fratello Massimo e  l’enologo Luca Rettondini. Si tratta del primo vino  italiano in classifica. Lo Scrio nasce nel 1994, per il desiderio di Eugenio Campolmi di produrre un vino che fosse la visione più pura possibile del vitigno da lui amato. Come tutti i vini de Le Macchiole anche lo Scrio punta sulla originalità interpretativa, uno dei pochissimi Syrah prodotti a Bolgheri che si esprime in modo differente dai classici Syrah Francesi. È una produzione limitatissima, che non supera mai le 5000 bottiglie, frutto di una selezione rigorosa dei migliori grappoli di Syrah ottenuti, vendemmia dopo vendemmia, dalle vigne. La parola Scrio ha origini toscane e significa puro, schietto, integro. Segue a ruota, nella classifica del guru americano del vino, al nono posto, Solaia 2015, Igt Supertuscan degli Antinori. Poi di nuovo Bolgheri con il sedicesimo posto conquistato da Argentiera, Bolgheri Superiore 2015, con la rinnovata proprietà dell’austriaco Stanislaus Turnauer .

Argentiera, Bolgheri Superiore 2015

Si torna sulla costa con altre conferme, al numero 32 troviamo un altro Syrah quello firmato da Luca D’Attoma a Due Mani, SuiSassi con l’annata 2016, l’azienda si trova sulle colline di Riparbella. Prima di lui però il bordolese battezzato da Giacomo Tachis della Fattoria Le Pupille, nel grossetano, al numero 22, di Elisabetta Geppetti:  Saffredi 2016. Al numero 25 Oreno di Tenuta Sette Ponti, che si trova invece nell’aretino. Si torna al Merlot in purezza con  Redigaffi  2016 di Tua Rita, l’azienda di Suvereto si attesta al numero 77 , segue con uno dei vini bolgheresi più costosi al mondo,  alla posizione 98 Masseto 2015, Igt Toscana del gruppo Frescobaldi. Nel mezzo troviamo anche il Sangiovese del Chianti Classico, zona Greve, con la posizione 18 del Podere Poggio Scalette Alta valle della greve, il Carbonaione 2015, seguito da Castello di Ama, Vigneto di Bellavista, Gran selezione 2015, al numero 35. Ci si sposta a Castelnuovo Berardenga con Castello di Bossi Chianti Classico Berardo Riserva 2015, posizione 64 e infine l’immancabile Brunello al numero 87 Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2013 e  all’89 Eredi Fuligni Brunello Riserva 2012.