Donna Olimpia 1898 compie un altro passo in avanti. Dal 2002 ad oggi l’azienda bolgherese di Guido Folonari è cresciuta e conta circa 45 ettari vitati. Nel 1988 la tenuta era stata regalata dal Conte Gherardo Della Gherardesca alla moglie Olimpia Alliata Signora di Biserno, per celebrare il 25esimo anniversario del loro matrimonio. E il nome è rimasto. Il neonato della casa vitivinicola è Campo alla Giostre 2015, cabernet sauvignon in purezza. Il primo lancio di una nuova linea di vini che si arricchirà nei prossimi tempi anche di un petit verdot in purezza.
“Si tratta di una etichetta che arriva dopo un percorso ben definito – spiega Folonari –  misurato. Nella nostra azienda non abbiamo mai agito d’impeto ma abbiamo lasciato che la vigna si esprimesse al meglio per dare buoni frutti. E per questo serve tempo.  Il cabernet sauvignon è il vitigno più rappresentativo della denominazione e oggi si può esprimere in purezza dopo l’accettazione dei monovarietali nel disciplinare della doc Bolgheri. Prima della nostra azienda – continua – qui si allenavano i cavalli da trotto. Proprio nella scuderia, nel 1995,è stato svezzato il campione ippico Varenne. E ancora qui vi era una giostra per scaldare prima e far defaticare dopo i cavalli,  abbiamo pensato fosse una buona idea quella di mantenere questo nome legato alla tradizione e alla attività del luogo”.


TASTING
Donna Olimpia Bianco 2011 (vermentino-viognier-petit manseng). La scia acida e sapida nel finale lo rende un vino ancora tonico, non statico. Un’acidità consegnata in prevalenza dal Petit Mansang. Un vino fresco nonostante gli anni, pervaso dall’aromaticità degli altri due vitigni con una buona densità di frutto. La 2013 si presenta più ricca in aromi e con un corpo più profondo ed espressivo. La 2015 è più equilibrata nel complesso, l’acidità è maggiormente controllata, una grassezza che si sfuma agevolmente nel percorso degustativo

Donna Olimpia 
Bolgheri rosso 2010 (cabernet sauvignon, merlot, petit verdot, cabernet franc). Un blend ben riuscito nell’equilibrio finale. Elegante. La 2011 si presenta con una maggiore potenza, una muscolosità evidente in bocca e un tannino consistente. Considerando anche l’annata con punte di caldo estreme. La 2013 manifesta un frutto vivo al naso, freschezza e lunghezza.

Campo alla Giostra 2015
Bolgheri doc
Un bel frutto rosso maturo che spinge al naso, bocca solleticata in entrata, appagata in bocca, equilibrio e dolcezza. In evoluzione.