L’azienda è cresciuta come sono cresciuti i suoi vini. Siamo a Bolgheri, da Giovanni Chiappini che con le figlie Martina e Lisa rappresenta una realtà vitivinicola intima, familiare, attaccata alla terra in cui nasce, ma di grande qualità. Era il 2013 quando Wine Enthusiast ha portato l’azienda all’attenzione de mercato mondiale con i 100\100 del vino top Guado de’ Gemoli 2009. Da allora un lavoro sempre più assiduo e di ricerca, concentrandosi sul prodotto e sulla volontà di creare vini che parlano toscano e di Bolgheri, in particolare. La produzione totale è di circa 60.000 bottiglie annue suddivise in due linee di prodotti, la linea dei vini Doc quella più rappresentativa anche numericamente parlando e che rispecchia la tradizione di Bolgheri, composta da Le Grottine, Ferruggini, Felciaino e Guado de’ Gemoli, e la linea Lienà i monovarietali di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot prodotta in limitate quantità e solo in particolari annate. Proprio in questi giorni l’uscita delle nuove etichette. Dal 2016 la certificazione biologica inizia.
GLI ASSAGGI
Le Grottine 2016 (vermentino, 12 euro in enoteca). Colore pieno, nota agrumata intensa, abbastanza persistente, solletica le papille gustative, fresco, un vermentino più strutturato e piacevole rispetto alla media.
Ferruggini 2015 (Bolgheri rosso, 12-13 euro) vino della tradizione (50%sangiovese, 30% cabernet sauvignon e 20% syrah), acciao e vetro. Colore rosso intenso, bocca piacevole con sentori di amarena, spunta il pepe del syrah.
Felciaino 2015 (Bolgheri rosso, 20 euro) colore rosso vivo (50% cabernet sauvignon, 40% merlot e 10% sangiovese), bel naso, frutto vivace, sottobosco intenso, erbaceo, elegante. Ottimo.
Guado de’ Gemoli 2013 (Bolgheri superiore, 50 euro. 80% cabernet sauvignon e 20% merlot). Gustoso, pieno, in bocca armonico, finale lungo, frutta sottospirito, liquirizia, cardamomo, note balsamiche, vaniglia nel finale lungo. Tannino già ammorbidito, buona partenza per un vino che deve riposare. Massima espressione dell’identità aziendale.
Lienà (2012 cabernet franc 100%, 50/60 euro). Fruttato di ciliegia, amarena e floreale con note di petalo di rosa bordeaux. Fresco, persistente, buon corpo, bocca coinvolgente, finale morbido, equilibrato. Caffè che esplode e picchia al naso con piacere, toni frizzanti. Un cabernet bolgherese ben interpretato, che parla di Toscana e della terra in cui nasce e prospera.
Lienà (2011 petit verdot 100%, 50-60 euro). Una scoperta più che piacevole. Un vino da scoprire, da meditazione, etereo. Buon corpo, intensità di frutta e spezia al naso. Bocca avvolgente, note di tabacco. Molto interessante. Diverso, da apprezzare come alternativa alle proposte bolgheresi.