Allegrini con bottiglia Solosole pagus camilla
Allegrini e Solosole Pagus Camilla

Sono due le novità che bussano alla porta di Poggio al Tesoro, l’azienda bolgherese di casa Allegrini. Ed è proprio Marilisa in una cena, ad alto contenuto Veneto (con un grande assortimento di bolliti e salsa verde, a cui  non poteva mancare il Peara, a base di midollo) assieme ad una ristretta cerchia di giornalisti, a presentarle, in occasione di Benvenuto Brunello. Si tratta di una selezione del super vermentino già declamato, persino in Russia, SoloSole che si arricchisce del titolo Pagus Camilla, nome che prende spunto dal luogo in cui sorge. E ancora una proposta, molto limitata, ma assai interessante, di passito di petit manseng, Teos. “SoloSole Pagus Camilla è prodotto – spiega Marilisa Allegrini- in una parte di terra che racchiude cloni che provengono dalla Corsica, si tratta di una selezione di vermentino in grado di offrire note di riesling, una caratteristica per niente comune in questo vitigno. Con la consulenza dell’enologo Luca D’Attoma, a Bolgheri l’enologo interno è Lorenzo Fortini e Riccardo Fratton a Montalcino, abbiamo fatto dei grandi passi avanti e velocemente . Sia a Bolgheri che a Montalcino si vedono risultati qualitativi molto interessanti.

Bottiglia Solosole Pagus Camilla

Il Pagus Camilla è stato, in particolare, un’idea di Luca, un enologo che non fa i vini al telefono ma va avanti e indietro per la vigna, controllando ogni vite. Abbiamo individuato un’area vicino alla Fossa Camilla, un torrente che scorre dalla collina bolgherese verso il mare, vicino al vigneto delle Sondraie. Qui il vermentino aveva una duratura particolare della buccia e una qualità e concentrazione maggiore rispetto ad altre parti, probabilmente per i depositi alluvionali di ferro, ad est ci sono le colline metallifere infatti. Così abbiamo proceduto alla microvinificazione del SoloSole, lasciandolo sulle fecce per dieci mesi. Pagus per gli antichi romani indicava un pezzo di terreno ben preciso che aveva un pregio maggiore rispetto agli altri e per questo il nome è venuto naturale”.

Note di degustazione  

Intenso al naso, fresco, minerale e sapido, si apre con note mature ma non è sfuggente in bocca come il tipico vermentino, persiste e rilascia note di mandorla sul finale. Da scoprire